di Cataldo Strippoli di 3AC Indirizzo Coreutico
Nell’ambito della collaborazione mattutina del Liceo “Da Vinci” di Bisceglie con la trasmissione Caffellatte di Telesveva, in diretta la mattina alle 7.45 sul sito e sulla pagina Facebook (clicca qui), vi presento la parola Cortesia.
La parola cortesia, dal latino cortis (“corte”), nasce nei contesti aristocratici, dove indicava i comportamenti rispettosi richiesti nelle corti. Col tempo, il termine ha assunto un significato più ampio, descrivendo l’atteggiamento di gentilezza, rispetto e attenzione verso gli altri, indipendentemente dall’ambiente sociale.
Essere cortesi non è solo questione di buone maniere, ma di sensibilità e rispetto dei bisogni altrui.
La cortesia implica empatia, ascolto e generosità, senza aspettarsi nulla in cambio. È considerata un valore etico e morale che migliora le interazioni sociali, creando fiducia e armonia. In tutte le culture, la cortesia è apprezzata perché promuove un clima positivo.
Associata alla parola cortesia troviamo la letteratura cortese, che nasce nel Medioevo, soprattutto tra il XII e il XIII secolo nelle corti europee, e ruota attorno all’amor cortese, un amore ideale e inaccessibile che eleva chi lo prova. I cavalieri, per amore di una dama, compiono imprese valorose seguendo codici di lealtà e onore. Questo tema si trova in romanzi cavallereschi e nelle poesie dei trovatori (così erano detti gli scrittori dell’ epoca) ed esalta valori come coraggio e nobiltà d’animo.